01/10/2025

MESE di Ottobre dedicato al Santo Rosario

La pietà della Santa Madre Chiesa dedica l’intero mese di Ottobre alla devozione del Santissimo Rosario della beata Vergine Maria. Fu infatti una domenica d’Ottobre, il giorno 7, che vide la Lega Santa riunita da san Pio V (figlio di san Domenico, istitutore del Rosario) trionfare sui Turchi a Lepanto “per la virtù del Signore Iddio degli eserciti che con combatteva al fianco dei Cristiani … [e] per l’intercessione della beatissima Vergine … sotto il titolo del Rosario” (Gregorio XIII, Monet Apostolus). In tempi più recenti fu Leone XIII, il Papa del Rosario, a normare e a diffondere in tutta la Chiesa la pia pratica. Nella sua enciclica Supremi Apostolatus del 1883 leggiamo quanto segue: «Voi vedete, Venerabili Fratelli, le incessanti e gravi lotte che travagliano la Chiesa. La pietà cristiana, la pubblica moralità e la stessa fede – il più grande dei beni, e fondamento di tutte le altre virtù – sono esposte a pericoli sempre più gravi. Così pure Voi non solo conoscete la Nostra difficile situazione e le Vostre molteplici angustie, ma per la carità che a Noi sì strettamente Vi unisce, Voi le soffrite insieme con Noi. Ma il fatto più doloroso e più triste di tutti è che tante anime, redente dal sangue di Gesù Cristo, come afferrate dal turbine di questa età aberrante, vanno precipitando in un comportamento sempre peggiore, e piombano nell’eterna rovina. Il bisogno dunque del divino aiuto non è certamente minore oggi di quando il glorioso San Domenico introdusse la pratica del Rosario Mariano per guarire le piaghe della società. Egli, illuminato dall’alto, vide chiaramente che contro i mali del suo tempo non esisteva rimedio più efficace che ricondurre gli uomini a Cristo, che è “via, verità e vita”, mediante la frequente meditazione della Redenzione, ed interporre presso Dio l’intercessione di quella Vergine a cui fu concesso di “annientare tutte le eresie”. Per questo motivo egli compose la formula del sacro Rosario in modo che fossero successivamente ricordati i misteri della nostra salvezza, e a questo dovere della meditazione s’intrecciasse un mistico serto di salutazioni angeliche,intercalate dalla preghiera a Dio, Padre del Nostro Signore Gesù Cristo. Noi dunque, che andiamo ricercando un uguale rimedio a simili mali, non dubitiamo che la stessa preghiera, introdotta dal santo Patriarca con così notevole vantaggio per il mondo cattolico, tornerà efficacissima nell’alleviare anche le calamità dei nostri tempi. Per la qual cosa non solo esortiamo caldamente tutti i fedeli affinché, o in pubblico o in privato, ciascuno nella propria casa e famiglia, si studino di praticare la devozione del Rosario, senza mai tralasciarne l’uso, ma vogliamo altresì che l’intero mese d’ottobre del corrente anno sia dedicato e consacrato alla celeste Regina del Rosario. Decretiamo pertanto e comandiamo che in questo stesso anno la solennità della Madonna del Rosario sia celebrata con speciale devozione e splendore di culto in tutto il mondo cattolico, e che dal primo giorno del prossimo ottobre sino al due del successivo novembre in tutte le Chiese parrocchiali del mondo e, se gli Ordinari dei luoghi lo riterranno utile ed opportuno, anche in altre Chiese ed Oratori dedicati alla Madre di Dio, si recitino devotamente almeno cinque decine del Rosario, con l’aggiunta delle Litanie Lauretane. Desideriamo poi che quando il popolo si raccoglie per tali preghiere, o si offra il santo Sacrificio della Messa, oppure si esponga solennemente il Santissimo Sacramento, e alla fine s’impartisca ai presenti la Benedizione con l’Ostia sacrosanta. Vivamente approviamo che le Confraternite del Rosario, seguendo un’antica tradizione, facciano solenni processioni per le vie delle città, a pubblica dimostrazione della loro fede. Ma dove, per l’avversità dei tempi, ciò non sia possibile, Noi non dubitiamo che quanto sarà tolto da questa parte al culto pubblico sarà compensato con una più numerosa frequenza ai sacri templi, e che il fervore della pietà si manifesterà con una più diligente pratica delle cristiane virtù. A favore poi di coloro che faranno quanto sopra abbiamo ordinato, apriamo volentieri i celesti tesori della Chiesa, nei quali essi possano trovare al tempo stesso stimoli e premi alla loro pietà. Pertanto a coloro che, entro il tempo stabilito, parteciperanno alla pubblica recita del Rosario con le Litanie, e pregheranno secondo la Nostra intenzione, concediamo per ogni volta l’Indulgenza di sette anni e di sette quarantene. Vogliamo parimenti che di tale beneficio possano godere coloro che, impediti per legittima causa dal compiere il pio esercizio in pubblico, lo praticheranno in privato, e pregheranno anch’essi Iddio secondo la Nostra intenzione. A coloro poi che, entro il suddetto tempo, per almeno dieci volte, compiranno la medesima pratica o in pubblico nelle Chiese, o, per giusti motivi, nelle loro case, concediamo l’Indulgenza plenaria, purché alla pia pratica congiungano la Confessione e la Comunione. Questa Indulgenza plenaria delle loro colpe concediamo anche a quanti, nella stessa solennità della Beata Vergine del Rosario o in uno degli otto giorni successivi, si saranno parimenti accostati al tribunale della Penitenza ed alla mensa del Signore, ed in qualche Chiesa avranno pregato Dio e la Madonna seco la Nostra intenzione, per le necessità della santa Chiesa»

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